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Utile in caso di: strappi, traumi, contusioni, ematomi e stati edematosi.

Prodotto appositamente formulato con preziosi estratti vegetali dalle riconosciute proprietà lenitive e rinfrescanti.

PRODOTTO COSMETICO PER USO ESTERNO.

Modo d'uso:
applicare il gel sulla parte interessata, massaggiando fino a completo assorbimento. Non applicare il prodotto su cute lesa; sciacquare le mani dopo l’applicazione. Per ottimizzare il trattamento si consiglia l’assunzione in sinergia con gli altri prodotti della LINEA ARTIDOL.

Ingredienti:
Arnica montana, Ippocastano, Ananas, Camomilla, e mentolo.
Con oli essenziali di: menta, melissa, Garofano chiodi e Citronella. 



INFORMAZIONI AL CONSUMATORE



LE ARTICOLAZIONI.

Sono delle zone di giunzione tra due o più ossa che entrano in contatto tra loro, unite mediante i tessuti connettivi.

Le articolazioni sono costituite da diversi elementi:

- le superfici articolari di due o più ossa vicine;

- lo strato di tessuto cartilagineo;

- la capsula articolare, uno speciale manicotto di tessuto denso;

- la cavità articolare;- la membrana sinoviale, una particolare membrana molto sottile;

- i legamenti, dei particolari fasci o nastri fibrosi, che uniscono i capi ossei.



Le articolazioni nel corpo umano.

Nel corpo umano esistono moltissime articolazioni, che si distinguono per forma e grado di mobilità, e si possono suddividere in:

- molto mobili, come l’articolazione della spalla;

- semi-mobili, ad esempio le articolazioni situate tra le vertebre;

- fisse, come le ossa del cranio.



La cartilagine.

È una sostanza compatta ed elastica che riveste la superficie delle ossa a livello delle articolazioni. La cartilagine ha un importante compito protettivo nei confronti delle estremità ossee e una fondamentale azione di sostegno nei confronti delle tensioni e delle trazioni meccaniche, dovute al peso corporeo e al movimento. L’elasticità, la forza e la resistenza della cartilagine migliorano la funzionalità complessiva delle articolazioni.



La composizione della cartilagine.

La cartilagine è formata da due elementi. Una componente cellulare rappresentata dai condrociti, cellule specializzate che producono i diversi componenti della cartilagine. Una parte extracellulare composta da una vasta rete di proteine e mucopolissaccaridi, che riempie gli spazi tra i condrociti. Inoltre, determina le doti di resistenza, forza ed elasticità, fondamentali per svolgere la funzione di sostegno. Le cartilagini delle articolazioni sono formate per il 75-80% di acqua, per il 10-25% di collagene e per il 5% circa di particolari sostanze zuccherine e proteiche: i proteoglicani.



Il deterioramento progressivo delle cartilagini.

In condizioni fisiologiche, la superficie delle articolazioni è ben coperta dalla cartilagine ed è fluidificata dal liquido sinoviale (un fluido ricco di proteine e acido ialuronico prodotto dalla membrana sinoviale, che ne permette una corretta lubrificazione). La cartilagine articolare, soprattutto nelle articolazioni che sono sottoposte a grandi carichi e lavoro (come ginocchio, anca, caviglia e colonna vertebrale), subisce un lento e graduale processo degenerativo, fattore che accomuna i disturbi articolari e che determina dolore, gonfiore, rigidità e difficoltà motorie. Questo è un fenomeno naturale, quasi fisiologico, legato all’invecchiamento dell’organismo. La cartilagine, quindi, può degenerare o rarefarsi; ciò può anche essere dovuto ad un eccesso di peso corporeo ed allo sport praticato a livello agonistico, per lungo tempo.



I DOLORI ARTICOLARI.

Possono essere di origine:

traumatica - dolori causati da traumi, cadute, contusioni ed infortuni;

reumatica - dolori causati da disturbi reumatici o osteoarticolari.



I DISTURBI OSTEOARTICOLARI IN ITALIA.

Più di 10 milioni di Italiani sono afflitti periodicamente da disturbi articolari, e più di 5 milioni soffrono di disturbi articolari di natura cronica (che tende, cioè, ad evolversi e durare a lungo nel tempo). Tra le malattie osteoarticolari sono incluse circa 100 differenti patologie che possono colpire le articolazioni o il tessuto connettivo, le più diffuse sono rappresentate da artrite, osteoartrite (o artrosi) e artrite reumatoide.



L’artrosi.

L’osteoartrite, meglio conosciuta come artrosi, è un’alterazione degenerativa cronica della cartilagine delle articolazioni. La cartilagine inizia a perdere la sua caratteristica levigatezza e con l’usura diviene ruvida. Colpisce prevalentemente il ginocchio, l’anca, la colonna vertebrale e, in misura minore, le articolazioni delle mani e dei piedi. Sui bordi delle due estremità ossee, che partecipano all’articolazione, compaiono delle protuberanze o protrusioni, chiamate osteofiti, che rappresentano un segno caratteristico dell’osteoartrite.



I sintomi dell’artrosi.

Quando le protuberanze presenti sui due capi ossei vengono in contatto tra loro, o quando sporgendo al di fuori dell’osso, comprimono nervi o vasi sanguigni, causano dolori e formicolii. I sintomi principali sono rappresentati da: edema (gonfiore dovuto all’accumulo di liquidi), ingrossamento dell’articolazione interessata, infiammazione (negli stadi più avanzati), sensazioni dolorose dopo “carico protratto” (ad esempio, dolore alle ginocchia dopo una lunga passeggiata), scrosci articolari (crepitii associati al movimento). Le articolazioni colpite da artrosi, inoltre, sono spesso irrigidite, soprattutto al mattino e nei periodi di non deambulazione.



L’artrite.

È un’infiammazione a carico dei tessuti molli di una o più articolazioni. Le cause dell’artrite possono essere diverse, come ad esempio le infezioni o le alterazioni del sistema immunitario. Le articolazioni più colpite sono quelle a livello di: polsi, gomiti, dita di mani e piedi, fianchi, spalle e ginocchia.


L’artrite può essere di tipo:

• acuto - assai diffusa; è generalmente causata da batteri e provoca gonfiore e rigidità di movimento;

• cronico - è una forma degenerativa, che a partire dall’artrite acuta si evolve progressivamente.



L’artrite reumatoide.

È un’infiammazione cronica ed ha un’origine autoimmune (è dovuta ad un’alterazione del sistema immunitario, che provoca risposte anomale dirette contro il proprio organismo). A differenza dell’artrosi, coinvolge solo la membrana sinoviale e non la cartilagine vera e propria. Il sistema immunitario si comporta in modo anomalo ed aggredisce la membrana sinoviale delle articolazioni, che reagisce aumentando di volume fino ad invadere la cartilagine e ad eroderla e consumarla.



I sintomi dell’artrite reumatoide.

Si estendono e possono colpire tutte le articolazioni.

Generalmente si presentano i seguenti sintomi:

• gonfiore (l’articolazione si presenta molto calda, arrossata e dolorante);

• ispessimento della membrana sinoviale, e suo ripiegamento verso l’interno;

• erosione della cartilagine e dell’osso sottostante;

• progressiva deformazione delle articolazioni coinvolte.



Il contributo dell’integrazione nei disturbi articolari.

Anche la salute delle articolazioni è condizionata dall’alimentazione. Una dieta varia ed equilibrata, permette di apportare tutte quelle sostanze necessarie al benessere e al mantenimento della salute del nostro apparato osteo-articolare. In certe situazioni, ad esempio menopausa, diete dimagranti, invecchiamento, la supplementazione può risultare importante. Esistono oggi formulazioni innovative che uniscono piante officinali e fattori nutrizionali adatti allo scopo.



Alcuni stili di vita che hanno un ruolo preventivo sui processi artrosici.

- Controllare il peso corporeo (aspetto importante sia per colonna vertebrale, che per le ginocchia).

- Ridurre il più possibile sforzi, abusi e carichi articolari (sia in ambito lavorativo che sportivo).

- Svolgere attività fisiche con adeguata mobilizzazione delle articolazioni senza provocare sovraccarico; il nuoto o le passeggiate quotidiane con calzature idonee (pianta larga con un plantare spesso e morbido) sono attività validissime; pedalare in bicicletta, inoltre, è utile anche per le ginocchia.

- Evitare di assumere posizioni scorrette (in casa, in automobile o sul lavoro).

- Non esporsi a lungo a condizioni di freddo e umidità (che possono indurre contratture muscolari).

- In persone anziane è stato osservato che la carenza di Vitamina D può determinare una maggiore progressione dell’artrosi.

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